Sei affascinato dal pensiero di una vacanza in Vietnam? Leggi il racconto di viaggio di chi è già partito per questo paese dalle cittadine pittoresche, dai templi colorati e dalle campagne disseminate di risaie!
Che il viaggio abbia inizio! Si parte da Hanoi: città metropolitana dal fascino coloniale. Qui è in un attimo percepibile il contrasto tra la vita frenetica della città: bancarelle, ristoranti, mercatini e la tranquillità delle campagne disseminate di risaie.
“Dopo un lunghissimo volo atterro ad Hanoi e ancora un po’ frastornata mi ritrovo sulla via per il centro circondato dal suono quasi ininterrotto di migliaia di clacson. Un breve riposo in hotel e si parte per un giro in centro, durante il quale mi chiedo quanto tempo impiegherò per imparare a camminare veloce come la guida che si districa tra il pavimento sconnesso, la merce dei negozi esposta per strada e i mini tavolini dei ristoranti. Capisco subito che saranno due settimane alle prese coi motorini, ne ho già visti più nelle prime due ore che nel resto della mia vita. Pian piano inizio ad affinare la tecnica per attraversare la strada, momento nel quale mi sento come un birillo su una pista da bowling! Da subito rimango colpita dal contrasto tra il umore della strada e il pacifico silenzio che circonda le Pagode, sensazione che si amplifica alla massima potenza quando arrivo alla Pagoda Tran Quon: la più antica della città, che si trova su una piccola isola sul lago Ovest. Per un attimo mi dimentico di essere in una metropoli di 8 milioni di abitanti!”
Meta immancabile di un viaggio in Vietnam è la Baia di Halong. Questa Baia si distingue per le sue acque cristalline e per le 3.000 isolette calcaree che la costellano. Un vero e proprio spettacolo della natura degno di essere ammirato in tutta la sua bellezza. Per questo durante il nostro viaggio organizzato avrai la possibilità di svolgere un tour delle isole su imbarcazioni uniche nel loro genere: le giunche.
Ecco le emozioni della nostra viaggiatrice:
“Si parte in direzione nord, verso la tappa che sogno di vedere da mesi, quella che già sapevo sarebbe diventata la mia preferita: la baia di Halong. Durante il viaggio sono impaziente, usciti dal traffico cittadino iniziamo ad attraversare risaie infinite, da dove spuntano i capelli di paglia delle donne vietnamite che raccolgono il riso. Arrivati a destinazione, dopo aver visitato i laboratorio della lavorazione delle perle, finalmente ci imbarchiamo e arriviamo su quella che sarà il nostro “hotel galleggiante” per questa notte. Ci sistemiamo nelle cabine e salpiamo per questa mini crociera che sono già sicura resterà nei nostri cuori per molto molto tempo! La sensazione di navigare lentamente tra quelle acque cristalline attraverso le migliaia di isolette calcaree è sicuramente un’esperienza da fare una volta nella vita!”
È arrivato il momento di ammirare le due città più belle del Vietnam centrale. Hue ti lascerà affascinato con la sua città imperiale. Qui potrai ammirare palazzi, santuari e l’antica residenza dell’imperatore: la Città Proibita Viola.
Resterai invece sorpreso dalla bellezza di Hoi An, ex città portuale crocevia e testimonianza di epoche e stili differenti, dai templi agli edifici colorati in legno derivanti dal colonialismo francese.
“Scendiamo dalla nave e ci imbarchiamo su un aereo: direzione Vietnam centrale. Visitiamo prima Hue, con l’imponenza della sua città imperiale per poi spostarci nella meta più sorprendente di questo viaggio: Hoi An. Conosciuta come la città delle lanterne, non sapevo bene cosa aspettarmi, forse un’atmosfera un po’ costruita. Invece Hoi An è stata una sorpresa, un piccolo centro così tranquillo, con strade coloratissime contornate da lanterne di tutte le forme e dimensioni. Qui è possibile entrare a contatto con la popolazione locale in tutta tranquillità, sorseggiare latte di cocco sul lungo fiume, attraversare il mercato dove si ammirano cibi di tutti i tipi e negozi tipici. Col buio poi, la città esplode di luci, le migliaia di lanterne si accendono rendendo l’atmosfera magica. Per certi versi sembra di essere in Europa, qui la colonizzazione francese si fa sentire, forse per questo ho la sensazione di essere a casa.”
Ho Chi Minh, più conosciuta come Saigon, è una città metropolitana di origine coloniale francese che ha subito gli orrori della Guerra del Vietnam. Un’esperienza molto toccante è la visita del museo ad essa dedicato, come racconta la nostra viaggiatrice:
“Ma non possiamo rilassarci troppo, un altro volo ci aspetta con destinazione Saigon - la vecchia Ho Chi Minh city. Veniamo nuovamente catapultati in un turbinio di motorini, il traffico nelle ore di punta è qualcosa di indescrivibile, 12 milioni di abitanti e diversi milioni di due ruote che si muovono all’unisono. Una città in evoluzione, grattacieli che svettano e tanti altri in costruzione, ci fanno capire quanto questa popolazione si sia ripresa in fretta dagli orrori della guerra che proprio a Saigon scopriamo da vicino, visitando prima i tunnel di Cu Chi (a qualche chilometro dalla città) e poi il Museo della Guerra, dal quale tutti usciamo con le lacrime agli occhi e un groppo in gola.”
Forse la parte più autentica del bellissimo Vietnam, il mercato galleggiante è la soluzione migliore per entrare in contatto con gli abitanti del posto e osservare le bellezze del mercato galleggiante. Ecco i meravigliosi ricordi della viaggiatrice:
“Armati dei nostri nuovi cappelli di paglia ci imbarchiamo sul Mekong e attraversiamo diversi rami di questo storico fiume, assistendo alla spettacolo del mercato galleggiante e osservando le abitazioni della parte più povera della popolazione, palafitte di legno dove gli abitanti nascono e vivono in simbiosi con le acque del fiume.”
Meraviglie della natura, pagode, risaie ma anche metropoli e modernità. Una fusione unica dai risultati inaspettati che ti lascerà a bocca aperta. Panorami fantastici che dobbiamo ritenerci fortunati di poter ammirare. Anche per la nostra viaggiatrice questo viaggio indimenticabile è arrivato al termine:
“Siamo arrivati alla fine di questo viaggio in Vietnam. Mi ricorderò sempre i sorrisi stampati sui volti di tutti, bambini, donne e uomini di tutte le età che pur, spesso, non avendo nulla, sono molto più felici di noi; la bellezza delle donne, i colori e i sapori incredibili di frutti che non avevo mai visto prima e i milioni di anacardi mangiati nelle sale di attesa degli aeroporti. Mi porto dietro la convinzione che i giovani continueranno a portare avanti la tradizione, mescolandola alla loro voglia di modernità, che saranno loro a far rinascere definitivamente il paese da una guerra che sembra così lontana ma che in realtà non lo è.
E alla fine del viaggio capisco che il caos dei motorini è solo apparenza, in realtà è tutto molto più ordinato di quello che appare e che siamo noi a dover prendere spunto per migliorare!”
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